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Partecipazione vs. immobilità

Invitiamo i bambini a prendere parte attivamente alle lezioni.

Dare sfogo alla propria curiosità ed esprimere la propria opinione durante le lezioni: per molti bambini in Guatemala questo è un desiderio non realizzabile, perché le loro richieste rimangono spesso inascoltate. Tuttavia i bambini che partecipano attivamente alle lezioni e si impegnano, ottengono maggiori risultati dalla scuola. Nel nostro progetto dunque insegniamo ai docenti come favorire una partecipazione attiva degli alunni.

  • Sfida

    Metodi di insegnamento non adeguati portano a un abbandono anticipato della scuola

  • Iniziativa

    Miglioramento delle lezioni in collaborazione con gli insegnanti

  • Obiettivo

    Radicamento dei nuovi metodi di insegnamento nei programmi didattici nazionali

Insegnati partecipanti

1200

Durata del progetto: dal 2012 al 2020

Categorie

Formazione magistrale, Metodica, Qualità, Istruzione scolastica, America centrale

Attività del progetto

Gli insegnanti ricevono maggiori soddisfazioni dal loro lavoro e possono utilizzare metodi di insegnamento partecipativi.

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Rompere il silenzio

I bambini hanno dei diritti. Tra questi vi è anche il diritto di partecipazione. Nelle scuole dell’America centrale, però, spesso i bambini non posso esprimere le proprie opinioni e partecipare alle decisioni. Qui domina la «pedagogia del silenzio»: ai bambini viene chiesto di ascoltare in silenzio, domande e critiche non sono gradite e da questo deriva l’alto tasso di abbandono della scuola.

Motivazione all’apprendimento

La nostra organizzazione partner cerca di contrastare questo fenomeno con la «pedagogia della partecipazione». Insieme agli insegnanti sono stati elaborati metodi di insegnamento e materiali didattici innovativi. I docenti hanno imparato a creare un’atmosfera che stimoli la curiosità e la partecipazione dei bambini. Agli alunni, inoltre, vengono insegnanti valori come l’uguaglianza, la libertà, il rispetto, l’integrità personale e la dignità umana.

L’obiettivo è dare ai bambini gli strumenti giusti per pretendere il rispetto dei propri diritti e gettare le basi per uno sviluppo positivo della società. A livello politico il progetto ha forzato l’integrazione di questo tipo di insegnamento nel programma didattico nazionale.

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«Il progetto non è volto a migliorare soltanto la qualità delle lezioni, ma l’intero sistema formativo.»

Marie Dermont
Responsabile del Guatemala

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