160 adolescenti, nove nazioni, un obiettivo
05.10.2018 - 15:26 | Tashi ShitsetsangIn luglio si è svolto al Villaggio Pestalozzi per bambini il quarto International Summer Camp. Circa 160 adolescenti provenienti da Serbia, Moldavia, Macedonia, Russia, Polonia, Bielorussia, Ucraina, e Svizzera, per due settimane hanno imparato a trattarsi l’un l’altro in modo più aperto.

Il primo giorno del Summer Camp gli adolescenti hanno scelto uno dei temi del corso e lo hanno analizzato in profondità durante le due settimane seguenti. Si poteva scegliere tra temi di attualità sociale: migrazione, libertà, media, ruoli di genere, giustizia sociale e confl itti. Durante gli workshop i partecipanti hanno discusso sui vari aspetti di ciascun tema. Hanno rifl ettuto sul proprio comportamento e imparato in chiave ludica ad adottare prospettive diverse.

Conoscere nuove culture ...
… è ciò che i partecipanti al Summer Camp hanno avuto modo di fare durante la presentazione delle nazioni. Con una presentazione interattiva la delegazione di ciascun paese ha illustrato la propria cultura. Gli adolescenti hanno eseguito danze popolari russe e gustato specialità della Serbia. L’atmosfera era distesa e la curiosità degli adolescenti palpabile. È il caso di Alex, sedicenne polacco: «Le presentazioni delle nazioni mi sono piaciute moltissimo! È stato estremamente interessante conoscere così tante culture!»
Ascoltare la voce degli adolescenti
Durante il periodo trascorso al villaggio per bambini, 160 partecipanti hanno abitato in otto edifi ci. Per ogni edifi cio sono stati scelti due rappresentanti che durante le assemblee generali giornaliere hanno discusso sulle regole del Summer Camp, come per esempio l’orario del silenzio serale, hanno esposto le modifi che proposte dai coabitanti e hanno perfi no cambiato alcune regole. Grazie a questa piattaforma, gli adolescenti hanno potuto esprimere le loro opinioni e dare il loro contributo alla convivenza.
Magico concerto notturno
In un esclusivo workshop, seguito da concerto del gruppo statunitense Dejàn, i più portati per la musica hanno potuto esibire il loro talento. In appena un’ora, la ventina di partecipanti ha messo in piedi un concerto con pianoforte, chitarre, batteria, vari tamburi e sonagli. Gli ascoltatori sono rimasti subito conquistati, si è cantato e ballato con spensieratezza fi no a notte inoltrata. «Il concerto è stato così divertente e l’atmosfera magica!», ha commentato entusiasta la sedicenne russa Ella.