I 75 anni della Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini

Da 75 anni, la Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini si impegna a favore dei più piccoli e di un mondo più pacifico. Anche in futuro, i bambini saranno al centro del lavoro della Fondazione. Il perché rimane lo stesso, ma sarà il come a indicare la via.

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Posa della prima pietra 1946.

Non sono molte le aziende, organizzazioni o fondazioni che festeggiano il loro 75° anniversario quest’anno. 75 anni fa, nel 1946, l’intera Europa era indaffarata a sgomberare le macerie e le ceneri e a ricostruire un continente distrutto. Non era l’epoca delle scoperte, delle invenzioni o delle fondazioni. Pertanto, la Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini è un’istituzione fuori dal comune, e non solo perché festeggia quest’anno la sua creazione risalente a 75 anni fa. Ma anche perché è una delle Fondazioni più antiche ancora esistenti di tutta la Svizzera: un successo in continua crescita.

È tuttavia fallace credere che la Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini sarebbe sopravvissuta se non si fosse adattata ai tempi che cambiano. Anche oggi, infatti, si ripresenta la stessa domanda: cosa facciamo noi, di cosa hanno bisogno i bambini di questo mondo e come possiamo aiutarli? Le sfide volte a risolvere il problema, o almeno ad attenuarlo, sono cambiate nel corso degli ultimi anni, e continueranno a cambiare anche in futuro. Originariamente dimora per gli orfani di guerra provenienti da tutta Europa, il Villaggio per bambini diventò poi nei decenni successivi un luogo in cui giungevano anche bambini provenienti da Paesi in crisi di altri continenti, oltre che molti bambini svizzeri che necessitavano temporaneamente di una casa stabile e sicura. Negli ultimi anni, la Fondazione si è specializzata sugli scambi interculturali a Trogen tra adolescenti provenienti dall’Europa e dalla Svizzera, e ha permesso di avere un’istruzione di qualità in loco ai bambini in Europa sud-orientale, Asia sud-orientale, America centrale e Africa dell’est. Anche in futuro, la Fondazione si impegnerà in varie regioni del mondo per fornire opportunità formative eque, favorendo così una convivenza pacifica. Tuttavia, soprattutto in Svizzera si adatterà alle sfide mutevoli che i bambini di oggi sono costretti ad affrontare. Sfide che possono insorgere in ambito digitale, tecnico o contenutistico, ma anche in fatto di competenze negli scambi sociali e nella società. È solo con queste ultime, infatti, che una convivenza pacifica è possibile.

In questo anniversario, la Fondazione lancerà dei progetti pilota che si focalizzano proprio su questi argomenti. Ed è su questi che dovrà essere posta l’attenzione nei prossimi anni. Il programma dei festeggiamenti per l’anniversario, stabilito dalla fondazione, prevede tre eventi principali: il 28 aprile, la data in cui fu posta la prima pietra, la Fondazione si riunirà in una cerchia ristretta con rappresentanti selezionati provenienti dal mondo della politica, dell’economia e dei patronati. Il 15 agosto, durante la festa d’estate, la Fondazione invita il pubblico a festeggiare l’anniversario in un’atmosfera vivace e allegra. La conclusione dei festeggiamenti avverrà sommessamente il 25 settembre, in occasione della Giornata Mondiale della Pace, ancora una volta con un piccolo gruppo di ospiti.