In casa non si entra
07.09.2020 - 11:56 | Sereina MeienhoferÈ la prossima Mona Vetsch? Jana va ormai in giro come reporter radiofonica da quasi un anno, parlando di diversi argomenti. Conduce interviste, rovista nella biblioteca musicale e tagliuzza le sue registrazioni fino a creare una trasmissione radiofonica completa. Il suo intervento di luglio è stato particolarmente avventuroso.

Pallavolo, libri digitali o diritti dell’infanzia: Jana parla volentieri di qualsiasi argomento. Preferibilmente in radio. A luglio la reporter ha parlato di un’esperienza molto particolare: le sue vacanze estive. Attiva e attaccata alla natura, la famiglia Untersee-Angehrn ha trascorso l’estate all’aperto. «Abbiamo deciso che non saremmo entrati in casa», racconta Jana. Il giardino è grande. Dalla piscina, al tepee, passando per un veicolo da circo riconvertito: la famiglia è ben attrezzata per trascorrere settimane all’aria aperta. Asini, capre, conigli e galline si sono goduti la compagnia. E anche dal punto di vista culinario non mancava nulla. Con un focolare, un fornelletto da campeggio e un forno per la pizza è possibile creare dei menù deliziosi. L’impasto per il pane fatto in casa pronto e il sacco a pelo nel tepee già disteso, Jana dice con un sorriso: «Dovrò comporre questo intervento radiofonico nella tenda.»
«L’apprezzamento che riceve Jana le dà un enorme fiducia in se stessa.»
Quando il cuore batte per la radio
L’anno scorso, la scuola di Jana ha ospitato una settimana di progetti radiofonici che ha dato il via alla sua passione per la radio. Non appena aleggiava a casa l’invito a diventare una reporter mobile, per Jana è stato subito chiaro di voler esserne parte. All’inizio, la dodicenne si è sentita colta di sorpresa. «A scuola ci siamo potuti preparare a lungo, con i reporter mobili avevamo dopo cinque minuti la nostra prima trasmissione in diretta.» Jana ha superato alla grande il salto nel buio. «Ho capito quasi subito che è meglio per chi ascolta se parlo a braccio.» Ecco perché Jana prepara le proprie trasmissioni stilando una lista di parole chiave. Ripete meticolosamente le sue registrazioni più e più volte fino a quando non è soddisfatta. «Mi innervosisco se in un intervento c’è una parola che non riesco a trasmettere bene», afferma con una buona dose di autocritica.
«Quando accendo il registratore, mi concentro solo sull’intervista.»
Judith Unterseer-Angehrn – Madre di Jana
Disegnare la propria curva dell’apprendimento
Jana ha tratto dei grandi benefici dal team radiofonico: «Abbiamo imparato come si fanno le domande alle persone intervistate e come le si convince a partecipare.» I genitori supportano il suo progetto. «L’apprezzamento che riceve Jana le dà un enorme fiducia in se stessa», dice orgogliosa sua madre. Ma a volte ci vuole davvero del gran fegato. Chi ha condotto un’intervista con un collaboratore dell’Autorità di protezione dei minori e degli adulti già all’età di dodici anni? A volte certo che si sente nervosa. Ma passa in fretta. «Quando accendo il registratore, mi concentro solo sull’intervista», dice Jana sicura di sé. Questa giovane studentessa delle scuole medie investe molto del suo tempo come reporter mobile. Ma per Jana non è un problema, anzi tutto il contrario: «La radio fa parte del mio tempo libero.»