Quando il mondo analogico e quello digitale si uniscono
Con nuovi progetti quali «Realtà parallele», «Digital Field Visit» o la «Tournée per l’anniversario», la Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini reagisce alle continue sfide che impone il coronavirus.

Perfettamente in linea con il detto «Puoi costruire qualcosa di bello anche con le pietre che trovi sul tuo cammino», i responsabili dei progetti di formazione in Svizzera si sono dati da fare per trovare nuovi modi per poter realizzare i progetti di scambio.
Come ci spiega Susan Schellknecht, il progetto «Realtà parallele», ad esempio, è una risposta diretta all’impossibilità attuale di organizzare incontri tra gruppi esteri e gruppi svizzeri presso il Villaggio per bambini. «L’idea è che i gruppi coinvolti facciano gli stessi workshop ognuno da casa propria, guidati da pedagoghe e pedagoghi esperti della Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini e delle organizzazioni partner all’estero. Nel frattempo, continuano a riunirsi digitalmente per collocare in un contesto transnazionale le esperienze che hanno fatto dalle esercitazioni, confrontandosi così in base ad altri stili di vita.» La direttrice dei progetti di scambio della Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini è consapevole del fatto che con un simile modus operandi sia necessario superare ostacoli sia tecnici che linguistici. I primi insegnamenti sulla trasposizione della pedagogia esperienziale a livello digitale sono forniti dal progetto online condotto con gli apprendisti della Raiffeisen.
L’idea della tournée in occasione dell’anniversario si ricollega al 75o compleanno della Fondazione, che ricorre quest’anno. Saranno inoltre messi in palio tra le scuole svizzere 75 workshop gratuiti di un giorno intero sui diritti dell’infanzia da tenere in loco. «L’offerta copre numerose competenze dei settori politica, democrazia e diritti umani, rientranti nel Piano di studio 21», spiega Susan Schellknecht. Allo stesso modo, il team radiofonico offre un servizio completo in loco con le sue due radiomobili. La gamma delle tematiche offerte è ampia e va dall’emarginazione o dalla convivenza pacifica ai nuovi media e al loro utilizzo, fino ad arrivare al genere o all’interreligiosità.
Contrariamente alla tournée, progetti come Digital Field Visit o il Parlamento dei Giovani della Convenzione delle Alpi (abbreviato YPAC) sono stati trasferiti interamente sul digitale a causa dell’attuale situazione provocata dal coronavirus. L’YPAC è stato fondato nel 2006 dagli studenti e dalle studentesse del ginnasio Akademisches Gymnasium Innsbruck e della Convenzione delle Alpi. La simulazione parlamentare riunisce giovani di diverse regioni con il fine di discutere tematiche attuali relative alle regioni alpine. In realtà, quest’anno tutte le delegazioni avrebbero dovuto soggiornare presso il Villaggio per bambini. Non essendo possibile, vi pernotterà solo la delegazione della scuola cantonale di Trogen e utilizzerà le infrastrutture disponibili per i diversi panel. «Da parte nostra, è avvincente vedere, anche in vista di progetti come la Conferenza nazionale dei bambini, come può funzionare un modello parlamentare del genere, in particolar modo come versione realizzata online», racconta Daniel Zuberbühler, pedagogo che affianca il progetto per conto della Fondazione.
Digital Field Visit punta a intensificare il contatto con le nuove organizzazioni partner internazionali. «Quando è possibile, visitiamo i potenziali partner per avviare uno scambio interculturale direttamente in loco», spiega Susan Schellknecht. Siccome al momento nei Paesi dell’Europa meridionale questo non è possibile, ci si incontra ora nei workshop online. Lo scopo è soprattutto quello di conoscersi reciprocamente, presentare i metodi utilizzati e preparare in modo approfondito i partner ai progetti di scambio che sono in programma. «Il vantaggio degli scambi digitali è soprattutto quello di lavorare contemporaneamente con quattro nuove organizzazioni partner, migliorandone così il legame.»