Il bus radiofonico è di nuovo in tour

01.09.2020 - 10:47 | Sabrina Schönenberger

Dopo una pausa obbligata di quattro mesi, il bus radiofonico della Fondazione Villaggio Pestalozzi per bambini è di nuovo in giro in diverse scuole. Il sesto anno della scuola primaria Altendorf SZ ha avuto l’onore di partecipare nuovamente per prima ad un progetto radiofonico.

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Il bus radiofonico giace nel soleggiato cortile della scuola primaria Altendorf. Sempre più spesso i bambini si preparano alla trasmissione davanti al bus. Tutti agitati, Levin e i suoi tre amici ripassano il testo che hanno preparato insieme per il loro intervento. Un gruppo di bambine si mette in cerchio e cerca di scrollarsi di dosso il nervosismo con movimenti rapidi. Altri bambini preferiscono rimanere in disparte e si esercitano ancora una volta da soli. Le porte si aprono, con un po’ di tensione Levin prende posto dietro ad uno dei microfoni e si mette le cuffie. La luce fuori dal bus radiofonico diventa rossa e la trasmissione ha inizio.

Le allieve e gli allievi di Altendorf sono entusiasti di poter raccontare in diretta radio dei propri hobby, delle proprie esperienze personali o della quotidianità che vivono a scuola. Ed anche Levin lo è. Egli intervista i suoi amici sulla loro provenienza, dato che vengono tutti da un altro Paese. «È davvero bello lavorare da soli», osserva Levin. L’atmosfera è rilassata. Tutti sono contenti di poter finalmente trascorrere di nuovo un po’ di tempo insieme dopo la pausa imposta dal coronavirus. Dalla sete di azione degli allievi, si nota immediatamente quanto sia importante per loro il proprio intervento e quanto tempo hanno impiegato a scriverlo. Continuano ad apportare nuove idee e chiedono dei suggerimenti per migliorare gli interventi per renderli ancora più interessanti e coinvolgenti.

«Questa settimana ho imparato a parlare con una maggiore sicurezza davanti alle persone e come si fa radio.»

Maki – allieva

Cambiamenti ai tempi del coronavirus

Ovviamente la pandemia in atto a causa del coronavirus non ha risparmiato nemmeno i progetti radiofonici. Ecco perché nei progetti l’igiene ha un’importanza fondamentale. Sebbene sul bus siano disponibili vari microfoni, se ne utilizzano solo quattro al fine di garantire la distanza di sicurezza prescritta tra il team radiofonico e gli allievi. In mezzo alla radiomobile c’è ora un plexiglas: si esclude così ogni rischio durante la registrazione, proteggendo in tal modo i bambini e i collaboratori dal contagio. Il bus radiofonico viene disinfettato a fondo ad ogni pausa pranzo e ogni sera. Gli ospiti che sono stati invitati in trasmissione dagli studenti si devono collegare telefonicamente. E, purtroppo, si sono dovute fermare le visite da parte dei genitori.

«La naturalezza dei bambini mi ha aiutato a comportarmi di nuovo in fretta in modo rilassato, il plexiglas non è nemmeno stato un elemento di disturbo.» Samanta Kuster, educatrice dei progetti radiofonici. Anche nella scuola primaria ci sono stati alcuni cambiamenti. Sono infatti disponibili ad ogni entrata dei disinfettanti. Ora le aule non vengono più pulite solo una volta a settimana, ma vengono anche disinfettate a fondo ogni sera. «Si fa inoltre particolare attenzione a far rimanere a casa i bambini al minimo segnale di malattia. È così possibile continuare ad arginare l’avanzamento dei contagi», spiega Christoph Stäuble, insegnante ad Altendorf.

Talenti nascosti

I tre piccoli talenti Luke, Noah e Julian si dedicano al tema «Tutela ambientale e animale». Sono seduti sul bus radiofonico come se avessero già un sacco di esperienza. Raccontano fluidamente, parlando al microfono in modo chiaro. «È meraviglioso redigere da soli un intervento e presentarlo poi in diretta», afferma Luke con entusiasmo. Il personale docente della scuola primaria Altendorf e il team radiofonico sono entusiasti dei talenti che si annidano negli allievi e nelle allieve. Bambini che prima passavano piuttosto inosservati, ora fioriscono non appena si siedono dietro al microfono e ricevono attenzione. «Le allieve e gli allievi si sono potuti concentrare completamente sul fare radio e si sono goduti molto la settimana malgrado nel cortile della scuola non ci fosse il pubblico», dice Samantha Kuster.