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Radioprojekt
Progetti Svizzera

Chi sono e dove voglio andare?

Cuffie, microfono e subito al centro dell'attenzione. La settimana del progetto radiofonico a Trogen è stata un'opportunità unica per i giovani della scuola superiore Schötz di trovare la loro voce e di iniziare il loro futuro professionale con nuove prospettive.

Una settimana di progetto radiofonico speciale ha atteso i giovani del villaggio per bambini. Un periodo in cui hanno affrontato intensamente temi come l'identità, il rispetto reciproco e le loro idee per il futuro dopo la scuola con l'obiettivo di dare ai giovani uno zaino pieno di esperienze. 

Nell'intraprendere un nuovo capitolo della loro vita, i partecipanti hanno affrontato intensamente domande come: Dove sono oggi? Dove voglio andare? Come posso raggiungere i miei obiettivi?

Schoetz

Tra il microfono e l'auto-riflessione

Eccitanti workshop e discussioni personali hanno dato loro spazio per esprimere i propri pensieri e creare i propri programmi. Hanno ricercato, discusso e pianificato insieme i contenuti radiofonici. Non solo i giovani hanno imparato a esaminare criticamente i contenuti e gli argomenti, ma hanno anche esaminato attentamente i propri pensieri e le proprie azioni.

Una lettera personale, che i giovani hanno scritto al loro futuro sé e che hanno poi ricevuto per posta, è diventata un impulso scritto: un promemoria duraturo di ciò che vogliono lasciarsi alle spalle e di quali atteggiamenti, obiettivi o valori vogliono portare con sé nel loro futuro percorso di vita.

"Solo durante la settimana del progetto radiofonico mi sono resa conto di quanto lavoro ci sia dietro a un programma. Per me è stato un buon esercizio per parlare, perché di solito sono piuttosto silenziosa. In questo modo ho acquisito fiducia in me stessa".

Alessio

Momenti in diretta che cambiano

I momenti salienti della settimana sono stati quelli in cui le cose si sono fatte serie: Indossare le cuffie, fare un respiro profondo e andare in onda. Alessio ricorda: "Solo durante la settimana del progetto radiofonico ho capito quanto lavoro c'è dietro a un programma. Per me è stato un buon esercizio per parlare, perché di solito sono piuttosto silenzioso."

L'opportunità di esprimersi con la propria voce e di essere ascoltati è stata una nuova esperienza per molti. Per Kaya, la settimana è stata addirittura innovativa: "Penso che lavorare in radio e andare in onda sia qualcosa che fa per me".

RP Schoetz

Scoprire la forza e superare i limiti

Un momento particolarmente impressionante della settimana è stato il cosiddetto esercizio di svolta: ai giovani è stato chiesto di rompere una tavola di legno con i pugni - un simbolo potente per superare i blocchi interiori e superare i propri limiti.

Amelie ha capito: "Se credo in me stessa, posso raggiungere qualsiasi obiettivo. Con la fiducia in me stessa e la forza di volontà, niente può fermarmi". Anche Alessio aveva dei dubbi all'inizio: "Ero molto nervoso e non pensavo di farcela. Ma con le spiegazioni e credendo in me stesso, alla fine è andata bene".

"Se credo in me stesso, posso raggiungere qualsiasi obiettivo. Con la fiducia in me stesso e la forza di volontà, niente può fermarmi".

Amelie

L'esercizio ha dimostrato che ci vogliono coraggio e perseveranza per superare i propri limiti. Ma se si è determinati e si crede in se stessi, si possono trasformare le sfide in vere e proprie storie di successo.

È stato proprio questo coraggio a richiedere di sedersi davanti al microfono e condividere i propri pensieri. Questo momento non riguardava solo la tecnologia o i testi, ma anche la capacità di mostrarsi e di prendere posizione.

I giovani non solo hanno trovato la loro voce, ma anche la consapevolezza che la loro voce può essere parte del loro futuro: forte, chiara e autodeterminata. La settimana del progetto radiofonico al Villaggio Pestalozzi è stata quindi più di un semplice soggiorno fuori dalle aule: è stato un viaggio verso se stessi, verso il futuro, e un'esperienza personale che ha lasciato il segno.

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